Dalle mie parti uno dei dolci tipici del periodo natalizio, che difficilmente manca sulle tavole imbandite a festa, è il Roccocò.
E’ una sorta di tarallo dolce il cui componente principale è la frutta secca a guscio, nel mio caso mandorle e nocciole.
Credo non esista una ricetta universale, ogni famiglia (o ogni fornaio e/o pasticciere) ha la sua versione, ma di certo gli ingredienti, in diversa e personale proporzione, sono più o meno gli stessi.
Tenete presente che è un tipo di dolce che -se ben conservato- si mantiene molto a lungo, quindi vi basterà prepararli (come ho appena fatto io) 2-3 giorni prima di Natale e resisteranno, preferibilmente in una scatola di latta, senza alcuna defaillance, per tutto il periodo delle feste ed anche oltre.
Il procedimento non è complicato, al massimo può sembrare un po’ lungo per chi non è praticissimo, ma una volta presa la mano, vedrete che si preparano tutto sommato abbastanza in fretta.
L’aroma essenziale di questo profumatissimo dolce è un mix di spezie che si chiama pisto.
A Napoli e dintorni è facilmente reperibile, ma fuori della Campania (nel mio caso in Lombardia) un po’ meno...ma poichè è fatto di cannella, chiodi di garofano, anice e noce moscata, io l’ho composto necessariamente a occhio, ovvero l'ho "creato" mettendo insieme una decina di fiori di garofano ben sbriciolati con una bella spolverata di cannella, qualche seme di anice e una grattatina di noce moscata...il cumino non l’ho trovato purtroppo, ma il sapore e l’aroma mi sono parsi comunque meritevoli.
Allora procuratevi questi ingredienti:
- 150 gr. di mandorle sgusciate
- 50 gr. di nocciole sgusciate
- 220 gr farina
- 190 zucchero
- pisto q.b.
- la buccia grattugiata di 1 limone + 1 arancia
- acqua q.b. (100 ml scarsi)
- ammoniaca per dolci ½ cucchiaino
- 1 uovo per spennellare la superficie
- mandorle per decorare (2 per ogni roccocò)
Macinate nel mixer le mandorle e le nocciole, lasciandone qualcuna a macinatura un po’ grossa.
Riponete in una terrina, poi aggiungete la farina e lo zucchero...poi le spezie, la buccia grattugiata di limone ed arancia, l’ammoniaca.
E poi a filo l’acqua con la quale legherete gli ingredienti.
Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati (se l’impasto è un po’ morbido, aggiungete un pochino di farina per legare)...
Con le mani infarinate, formate dei salsicciotti con cui fare delle ciambelle e riponetele una per una in una teglia foderata di carta forno.
Adagiate su ogni roccocò due mandorle per decorare e poi spennellate con uovo sbattuto per lucidarne la superficie.
Mettete in forno preriscaldato a 180° per una ventina di minuti o fino a che i roccocò saranno ben dorati (dalla foto noterete che i miei sono belli abbronzati).
La tempistica dipenderà anche dal gusto, ovvero se li preferite un po’ morbidi (in quel caso si accorcia leggermente la cottura) o se li amate duri (la tradizione vuole che si rischino i molari, addentando i roccocò), nel qual caso, dopo la cottura standard di cui sopra, li lasciate un pochino in forno spento ancora caldo perchè si induriscano un po’...talvolta persino lasciandoli qualche minuto supplementare a 50°...dipenderà dal vostro forno.
Il risultato lo vedete: a noi piacciono quelli belli tosti, un po’ più cotti, ma in giro ne troverete anche di meno dorati e più morbidi, a prova di dentiera della nonna 😉
Vi sottolineo che il roccocò non contiene latte nè grassi aggiunti, quindi in caso di intolleranze alimentari fateci un pensierino supplementare.
Vi sottolineo che il roccocò non contiene latte nè grassi aggiunti, quindi in caso di intolleranze alimentari fateci un pensierino supplementare.
E con questo...vi auguro buon Natale 😘