Azienda Agricola Corvezzo. Nunc est bibendum!
lunedì, febbraio 09, 2015
Qualcuno mi ha fatto giustamente notare come da un po’ la mia rubrica “Mangiare e bere” abbia perso colpi, ovvero che negli ultimi tempi non si vedono leccornie sul mio blog.
E’ vero, lo ammetto, temo che la “colpa” sia della mia dieta, tendo a cucinare meno (sono vergognosamente invidiosa di chi mangia senza ingrassare, sappiatelo...tra cui il mio bel maritino).
Ma in questi giorni il magro di casa ha assaggiato un vino che ha definito “il miglior bianco mai bevuto” ed era il caso di abbinarvi qualcosa che non solo fosse adatto al vino, ma che stuzzicasse il palato con la semplicità che solo certe ricette tradizionali sanno avere.
Nel nostro caso il piatto da lui agognato era il baccalà con olive e capperi, mentre il vino abbinato era un ottimo Manzoni bianco DOC Piave dell’Azienda Agricola Corvezzo.
Questo vino è stato insignito del prestigioso Bollino Rosso al Merano Wine Festival, ovvero un’attestazione di altissima qualità, come prodotto vinicolo di pregevole fattura, da parte di esperti che da anni selezionano i migliori vini in Italia e nel mondo.
Lasciate prima che spenda qualche parola sull’Azienda Agricola Corvezzo che è riuscita a mandare in estasi le papille mio marito.
Sin dagli albori del Novecento, nelle fertili terre venete (trevigiane per l’esattezza, nasce nobili la vocazione vitivinicola della Famiglia Corvezzo.
Dai vigneti di Motta di Livenza alla sede attuale di Cessalto, resta intatto il profondo legame col territorio e la costante ricerca della qualità.
Oggi la moderna sede aziendale è realizzata con materiali ecocompatibili, l’impianto fotovoltaico e l’impegno verso la sostenibilità ambientale, che testimoniano il costante rispetto della Famiglia Corvezzo per il territorio ed i suoi preziosi frutti.
Corvezzo infatti è convinto che un vino prestigioso si ottiene non solo con uve di grande qualità, ma anche con luoghi di vinificazione, affinamento e spumantizzazione all’avanguardia.
Le terre attraversate dal fiume Livenza sono tra le più fertili della campagna trevigiana, dove la coltivazione della vite è celebrata fin dall’epoca romana ed è in quest’area, tra Cessalto e Motta di Livenza, che sorgono i vigneti della Famiglia Corvezzo, luoghi dalla millenaria tradizione agricola (che oggi sono tutelati dall’itinerario enoculturale della Strada dei Vini del Piave), i cui vitigni a bacca bianca e rossa si estendono per circa 160 ettari.
“Nunc est bibendum” (traduz. Ora si deve bere), cantava il poeta latino Orazio nell’inneggiare alla trepidazione e alla gioia dopo mesi di lavoro, dalla raccolta delle uve all’invecchiamento del vino.
Presso l’azienda è presente anche un’elegante vinoteca, dove è possibile acquistare i prodotti Corvezzo, oltre che vivere un’esperienza unica, perchè esperti sommelier guidano gli enoturisti nella degustazione dei suoi pregiati rossi e bianchi, abbinandoli a prodotti tipici del territorio.
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La cantina Corvezzo rappresenta quindi un’ideale punto di partenza verso la scoperta di suggestivi centri storici e di monumenti che riportano tanto al glorioso passato dell’epoca romana, che testimonianze medievali.
Un costante impegno per la sostenibilità si concretizza in una serie di particolari attenzioni, dalla vite al prodotto finito.
I terreni sono lavorati senza l’utilizzo di concimazioni chimiche nè diserbanti, mantenendo costante il monitoraggio delle condizioni climatiche tramite le più avanzate tecnologie per poter intervenire sulla vigna con la massima precisione.
Ho avuto modo di provare tre differenti vini dell’azienda agricola Corvezzo, ma per oggi mi limiterò a parlarvi del prestigioso Manzoni Bianco Piave Doc annata 2013, insignito come vi dicevo del prestigioso premio al Merano Wine Festival, rimandando a prossime occasioni la presentazione del Prosecco Biologico Millesimato e dell’ Ikaro Raboso Spumante.
Il Manzoni Bianco Piave Doc è un vino prezioso, semplicemente unico, un prodotto raffinato ed elegante, fiore all’occhiello della Famiglia Corvezzo, nato dalla costante ricerca della qualità ed il pieno rispetto dell’ambiente.
Le uve utilizzate sono 100% Manzoni bianco, la gradazione alcolica è del 13%.
Alla vista si presenta con un bel colore giallo paglierino, con riflessi dorati, mentre al palato offre un gusto deciso, ma raffinato, molto intenso e persistente ed infine all’olfatto offre intensi sentori di ananas e mango.
La temperatura di servizio consigliata è tra gli 11° ed i 13°C.
la scheda tecnica del Corvezzo Manzoni Bianco Piave DOC |
Carta e penna alla mano: è una ricetta semplice ma incredibilmente gustosa.
Per facilitare le cose, le dosi che vi riporto di seguito sono per persona, quindi moltiplicatele a seconda dei convitati.
Ingredienti per 1 persona.
- Un filetto di baccalà sotto sale
- pomodorini freschi o in scatola (a seconda della stagione) 200 gr. circa
- olio extravergine di oliva q.b.
- peperoncino q.b.
- Olive nere (io ho usato quelle piccole tipo greche) una decina
- capperi sotto sale q.b.
- aglio uno spicchio
- qualche foglia di basilico
Procedimento.
Anzitutto il baccalà va ammollato per diversi giorni (3 nel mio caso), quindi risciacquiamolo sotto acqua corrente per eliminare il sale in superficie, poi riponiamolo in un terrina, copriamolo completamente di acqua fresca e poi richiudiamo la terrina con un coperchio (ve lo consiglio vivamente per evitare l’odore caratteristico del baccalà per casa).
Anzitutto il baccalà va ammollato per diversi giorni (3 nel mio caso), quindi risciacquiamolo sotto acqua corrente per eliminare il sale in superficie, poi riponiamolo in un terrina, copriamolo completamente di acqua fresca e poi richiudiamo la terrina con un coperchio (ve lo consiglio vivamente per evitare l’odore caratteristico del baccalà per casa).
Ogni 24 ore cambiamo l’acqua al filetto di modo che questa non si intorpidisca e che il sale in eccesso sia eliminato il più possibile.
Trascorsi i tre giorni, prendiamo il filetto e appoggiamolo su carta assorbente da cucina perchè non sia troppo pieno d’acqua e poi tagliamolo a pezzi più (da un filetto io ho ricavato 3 pezzi).
Prendete una casseruola larga abbastanza da contenere poi i filetti senza sovrapporli, mettiamoci l’olio EVO, un pizzico di peperoncino e l’aglio (io l’ho diviso in due, ma se preferite potete lasciarlo intero).
A questo punto versiamo i pomodorini tagliati a pezzi o quelli in scatola schiacciandoli con il cucchiaio di legno e mescolare.
Aggiungiamo il basilico, le olive nere e i capperi, avendo cura di sciacquare questi ultimi prima di versarli nel pomodoro, per evitare un sugo troppo saporito. Poi mescoliamo ancora per uniformare.
A questo punto riponiamo con delicatezza i filetti sopra il sugo di pomodoro, dal lato della pelle per evitare che la polpa del baccalà si sbricioli in cottura.
Attenzione: non ho usato sale, perchè il filetto di baccalà resta già saporito di suo, ma se preferite una cucina più sapida, aggiungetene un po’ a cottura avviata quando potrete valutare assaggiando se e quanto sale gradite nel sugo.
La cottura sarà abbastanza rapida, bastano 15 minuti circa dall’inizio del bollore, tenendo a fiamma moderata. Se noterete che il baccalà ha ceduto troppa acqua al sugo e preferite restringerlo un po’, prima sollevate delicatamente con una paletta i filetti e riponeteli in un piatto a parte, mentre il sugo si asciuga un po’, stavolta senza coperchio per qualche minuto.
Terminata questa fase, rimettete i filetti per pochissimo tempo nel sugo (un minuto o due a fiamma bassa) perchè riprendano calore e riassorbano il sapore del sugo ormai pronto.
(P.S. Questo sugo sarà ottimo anche per condire un piatto di vermicelli...)
E buon appetito :-)
Contatti
Azienda Agricola Corvezzo
Via Palù 19,
Cessalto Treviso (TV)
Tel. +39 0421 327203
Fax +39 0421 328330
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