Cous cous alla Lifest! Il vino? Grillo Settesoli 😊
lunedì, maggio 18, 2015
Lo so, lo so, sto ancora trascurando la rubrica Mangiare e bere del mio blog...ma la dieta prolungata mi ha portata paradossalmente a cucinare meno in generale: in casa tutti a dieta, in pratica *_*
Tuttavia oggi voglio proporvi un piatto etnico di sicuro effetto, gusto assicurato ed adatto anche a chi è a dieta, in quanto -come piatto unico- ha una quantità relativamente bassa di calorie: il cous cous.
Intendiamoci, 100 gr. di cous cous hanno all’incirca le stesse calorie di 100 gr. di pasta comune, la differenza è la resa nel piatto: ovvero per una porzione apparentemente abbondante, bastano 40-50 gr. di cous cous a crudo. Per il resto si tratta di verdure, petto di pollo a parte, risaputamente light.
Ok, prendete carta e penna, se fate parte della schiera dei followers tradizionalisti, oppure salvate questo post se invece siete esperti informatici (ma anche inesperti 😋)
Attenzione, le dosi che utilizzo hanno per lo più l’unità di misura q.b., nel senso che non peso alcuni ingredienti, ma ad occhio mi rendo conto delle proporzioni. Per esempio il sedano è l’ingrediente principale di questa ricetta, ne metto molto, circa 4 coste grosse per due persone, foglie comprese, ma il peso che propongo è indicativo.
Ingredienti (in ordine di utilizzo)
- Sedano circa 200 gr
- carota 1 non troppo grande (o se ne esalterà il sapore dolciastro)
- mezza cipolla
- ceci precotti una scatola
- petto di pollo 150-200 gr. (n.b. se siete vegetariani, potete ometterlo, il sapore generale non ne risentirà)
- sale q.b.
- olio extravergine di oliva q.b. (un cucchiaio è più che sufficiente a mio parere)
- ½ dado, se lo gradite (secondo me ci sta bene)
- peperoncino q.b.
- cous cous (io uso il precotto, ma in giro si trova anche quello classico) 100 gr.
Procedimento
Cominciamo con il lavare tutte le verdure accuratamente.
1° metodo. Cominciando dal sedano, tagliarlo a pezzetti molto piccoli e mettere in un tegame ampio ricoperto da poca acqua. Aggiungere la cipolla sminuzzata e la carota (io la grattugio a grana grossa, ma la si può tagliare a cubetti minuscoli), mettere sul fornello e portare ad ebollizione, poi abbassare la fiamma al minimo e lasciar cuocere per un po’.
La mia variazione sul tema: Lascio appena il tempo di scottare sedano e cipolla, poi con un frullatore ad immersione riduco in crema grossolana gli ortaggi (semplicemente perchè non amo sentire i pezzi di sedano e cipolla al palato). A questo punto grattugio la carota (a grana grossa) e continuo la cottura aggiustando di sale e aggiungendo il peperoncino sminuzzato (il sapore piccante si deve sentire, non lesinate). Se la gradite, grattugiate anche mezza zucchina, il sapore sarà ancora più ricco.
Quando i primi ingredienti avranno preso la prima cottura, aggiungere la scatola di ceci (acqua di cottura compresa) e lasciar amalgamare (sempre sul fornello) i sapori per un po’, dopo di che aggiungere il pollo tagliato a cubetti piccoli e lasciar cuocere tutto insieme.
Quando la consistenza andrà compattandosi, fino ad essere piuttosto cremosa, spegnete il fornello.
A parte, mettete sul fornello un pentolino con acqua salata leggermente (oppure con mezzo dado, come dicevo), portate ad ebollizione e poi spegnete. Versate il cous cous nell’acqua bollente (a fuoco spento, ripeto) e lasciate riposare qualche minuto (leggete sulla confezione di quanti minuti il vostro cous cous abbia bisogno per reidratarsi...di solito più o meno 5), dopo di che avete due chances: quella tradizionale e quella “lifestiana” ovvero la mia personalizzata.
Tradizionale: formate un anello di cous cous nel piatto ed al centro riponete le verdure cotte precedentemente. L’aspetto sarà probabilmente più bello a vedersi, questo lo ammetto, ma mangerete il cous cous a parte accompagnandolo “manualmente” alle verdure (una forchettata di cous cous intinta di volta in volta nel sugo di verdure).
Metodo mio personale: Trascorso qualche minuto ad ammollare nel brodo (o acqua salata, de gustibus), ma tenetelo al dente, poi scolate il cous cous e versatelo nel preparato di verdure e carne, riaccendete il fornello a fiamma viva e lasciate che i sapori si amalgamino, poi finalmente servire in tavola, accompagnato da un buon vino.
A questo proposito, propongo l’abbinamento con un vino Cantine Settesoli.
Il Grillo Settesoli si presenta alla vista di colore giallo paglierino scarico con buone sfumature verdognole.
All’olfatto offre un profumo decisamente floreale, con note di fiori d’arancio e sentori di ananas e limone.
Al gusto invece dona sapore piacevolmente sapido e persistente con una gradazione alcolica del 12.5 % vol
Il Vitigno è Grillo 100% ed è classificato come bianco di Sicilia DOC e va servito fresco.
Ricorderete infatti (vedi QUI i post precedenti) che il territorio di origine dei vini Cantine Settesoli è la Sicilia sud occidentale, Menfi (AG)
Gli abbinamenti consigliati dalla casa sono formaggi freschi, tabule’ e antipasti a base di pesce.
Io mi permetto di consigliarvi, oltre al cous cous appena presentatovi, anche un antipastino tutt’altro che meridionale o etnico, come il piatto fresco valtellinese in foto, composto da caprini valtellinesi di pura capra 100%, bresaola, rucola e scaglie di parmigiano reggiano, irrorato da olio extravergine di oliva. Più che un antipasto, un piatto unico 😀
Oppure con un risotto nero (con riso Venere) alla zucca e salvia, dal gusto molto particolare ed intenso che si sposa bene al sapore sapido e persistente del Grillo Settesoli.
Buon appetito!!!
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