Molti di voi, miei affezionati lettori, ricorderanno forse che io abito in montagna, sulle alpi, anche se vengo da una città di mare.
Dalle mie odierne parti, tra la metà e la fine dell’estate, moltissimi villeggianti fanno la danza della pioggia (effetto Manitù) per darsi alla raccolta di un prezioso e delizioso ospite dei nostri boschi: il fungo.
In verità ne ospitiamo una grande varietà e poichè da noi, non oltre la metà di agosto, inizia la stagione delle piogge (mannaggia ai villeggianti di città ed alle loro invocazioni a Manitù), praticamente ovunque (spesso pure nel cortile di casa) si possono trovare esemplari bellissimi di ogni genere.
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amanita phalloides...velenosissima! |
E poichè, come me, la stragrande maggioranza delle persone è ben lontana dall’essere un esperto micologo, il mio consiglio più sentito è quello di comprare funghi sicuri e non affidarsi al caso, effetto roulette russa.
Per esempio, posso consigliarvi una moderna azienda agricola non solo sicura, ma esperta (fin dal 1980 si occupa solo di funghi) sia nella coltivazione che nella trasformazione di un delizioso fungo che si chiama agaricus bisporus, noto anche come prataiolo e ancora più come champignon: si chiama Funghi Valentina.
L’ amore per la campagna e la natura hanno ispirato l’idea di un prodotto naturale e buono.
I suoi principi fondamentali?
Diverse certificazioni nel passato e presente dell’azienda hanno contrbuito al raggiungimento di alti livelli di efficienza ed efficacia organizzativa: iso 9000, iso 14000, emas, iso 22005.
Ed inoltre oggi: IFS, international food standard, la certificazione di prodotto da agricoltura biologica e da agricoltura integrata, sistemi a tutela dell’igiene e salubrità del prodotto.
La raccolta, cernita e confezionamento dei funghi avviene manualmente da parte di operatori la cui formazione dura dai 6 ai 12 mesi, per la delicatezza e specificità di trattamento di un prodotto come il prataiolo: la bianchezza, la compattezza, il profumo, il cappello chiuso e le lamelle rosa sono dati caratteristici del fungo appena còlto e di qualità .
D’altronde Valentina coltiva, produce e vende solo prodotti propri, quindi la tracciabilità dei suoi funghi è di una trasparenza unica!
Ovvero possiamo seguire l’intero percorso del processo produttivo dalle materie prime fino al prodotto finito sulla nostra tavola, per poter valorizzare le caratteristiche del prodotto, l’origine e la territorialità .
E’ quella che oggi chiamiamo comunemente “filiera”.
Ovvero qualsiasi problema si possa mai verificare, è possibile risalire fino al punto della filiera in cui esso si è originato.
I FUNGHI NASCONO CON L'ENERGIA DEL SOLE!
Alla SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE la Funghi Valentina crede da sempre: il suo scopo è che il fungo nasca e cresca fresco, buono e naturale, quindi coltiva un prodotto sano, sicuro e da mettere in tavola appena raccolto.
L’azienda agricola nasce nella bassa pianura padana bolognese, territorio fertile e vocato all’agricoltura.
Rispetto al lavoro di Madre Natura, la Funghi Valentina applica scelte rilevanti per il rispetto dell’ambiente, per la sicurezza e la salubrità del prodotto.
E’ un’azienda agricola a basso impatto atmosferico-ambientale, seguendo solo i metodi di agricoltura integrata e biologica, il che implica l’assenza di utilizzo di qualsiasi tipo di prodotto chimico.
Coerentemente con questa idea, l’azienda vende solo il prodotto che coltiva e raccoglie e non acquista da aziende esterne.
Ho provato la linea dei Trasformati Bio Valentina: quattro delizie da agricoltura biologica, una più gustosa dell'altra!
TRIFOLA E MENTA BIO
Anche questo fungo viene raccolto e avviato alla affettatura e cottura.
La preparazione assieme agli altri ingredienti è assolutamente simile alla trifola con alloro che vi ho appena presentato ed altrettanto dicasi dei suoi usi quanto a spalmabilità e amalgamabilità con altre pietanze.
Questa conserva però ha un sapore un po’ più deciso, quindi è ideale anche per bruschette, oltre che come protagonista di vari piatti a cui conferisce un tocco di eleganza.
INGREDIENTI
Funghi Champignon (Agaricus bisporus) (72,4%), Olio extravergine di oliva, Olio di semi di girasole, Cipolla, Aceto di vino, Sale, Aglio, Pepe, Menta.
Mangiamoli insieme...
Lasciate ora che vi presenti qualche ricettina gustosa in cui ho utilizzato i funghi Valentina.
Dell’antipasto di Natale vi ho già parlato, vi presenterò due ricette particolarmente adatte ai freddi di questi tempi: gli straccetti di maiale accompagnati da polenta con i funghi (con trifola e alloro) e il risotto funghi e salsiccia (con trifola e menta).
Ma poichè temo di essermi dilungata troppo, per ora vi propongo solo la prima, promettendovi la pubblicazione dell’altra fra non molto tempo.
Quindi... polenta sia!!!
Ingredienti.
soffritto tagliato piccolissimo: carote, sedano e cipolla q.b.
carne di maiale magra tagliata sottile (tipo arista)
sale q.b.,
pepe verde qualche grano,
vino rosso secco da sfumare sulla carne.
Per accompagnare:
farina gialla per polenta bramata (io ne ho usato circa 70 gr. a testa)
sale,
olio Extravergine di oliva
qualche fiocco di burro (non margarina, per carità !)
Funghi Valentina Trifola e alloro bio
acqua circa 4 volte la polenta (per esempio per 100 gr. di polenta, vanno 400 ml di acqua)
Nel frattempo, prepariamo la polenta.
Da diversamente settentrionale (=napolenterrona) quale ormai sono, consiglio la polenta a cottura classica (circa 40 minuti) ma se proprio non avete pazienza, usate quella a cottura rapida, guardando con attenzione le proporzioni fra farina gialla e acqua che talvolta variano da marca a marca
Allora dicevo che io ho usato quella tradizionale, ovvero ho messo in una pentola (meglio ancora se avete il classico paiolo, magari di rame) l’acqua, l’olio e il sale, poi ho versato a pioggia la polenta, sempre rimestando.
Sapete che la polenta va cotta con attenzione, ovvero a fiamma bassa e sempre mescolando con il cucchiaio di legno, per evitare che faccia grumi e/o si attacchi al fondo della pentola, quindi trascorso il tempo dichiarato sulla confezione della vostra polenta (tradizionale o rapida che sia), assicuratevi che abbia assorbito bene l’acqua e quando sarà quasi pronta, aggiungete i funghi Valentina, continuando a mescolare.
Quando cottura e consistenza saranno di vostro gradimento, spegnete e aggiungete il burro a pezzetti per mantecare...una vecchietta dalle mie odierne parti (se ne intende!!!) mi ha raccomandato di usare assolutamente il burro e non la margarina per non stravolgere il sapore originale...ed io onestamente concordo.
_______________________________________________________________
N.B. Nota per i fortunati possessori (come me) di Magic Cooker: si può preparare la polenta tradizionale senza il minimo sforzo, ovvero dopo averla posta in pentola come spiegato sopra (acqua+sale+olio poi farina gialla a pioggia e rimestare bene), coprire con il Magic Cooker e appena prende bollore, mettete il gas al minimo e limitatevi ad aspettare il tempo richiesto sulla confezione (40 minuti nel mio caso), dopo di che sollevate il coperchio e scoprirete che per magia l'acqua si è assorbita tutta, la polenta è ben cotta senza attaccare al fondo e senza far grumi. Poi procedete come da istruzioni sopra con burro, funghi ecc.
Servite ancora bollente, accompagnandola agli straccetti al vino rosso, e guarnendo con un cucchiaio di trifola all’alloro bio.
Il piatto avrà un bell’aspetto rustico alpigiano, ma soprattutto è buono, fidatevi
Vi lascio quindi i contatti dell’azienda, invitandovi a fidarvi della sua qualità , delle sue certificazioni, ma soprattutto del sapore dei suoi prodotti.
Funghi Valentina soc.agricola s.s.
Via Cantalupo,10
40061 Minerbio, Bologna, Italy
051 879760
info@funghivalentina.it
Sito web
I suoi principi fondamentali?
- qualità ,
- servizio al cliente,
- rispetto per l’ambiente,
- sicurezza
- garanzia di un prodotto sano
Diverse certificazioni nel passato e presente dell’azienda hanno contrbuito al raggiungimento di alti livelli di efficienza ed efficacia organizzativa: iso 9000, iso 14000, emas, iso 22005.
Ed inoltre oggi: IFS, international food standard, la certificazione di prodotto da agricoltura biologica e da agricoltura integrata, sistemi a tutela dell’igiene e salubrità del prodotto.
La raccolta, cernita e confezionamento dei funghi avviene manualmente da parte di operatori la cui formazione dura dai 6 ai 12 mesi, per la delicatezza e specificità di trattamento di un prodotto come il prataiolo: la bianchezza, la compattezza, il profumo, il cappello chiuso e le lamelle rosa sono dati caratteristici del fungo appena còlto e di qualità .
D’altronde Valentina coltiva, produce e vende solo prodotti propri, quindi la tracciabilità dei suoi funghi è di una trasparenza unica!
Ovvero possiamo seguire l’intero percorso del processo produttivo dalle materie prime fino al prodotto finito sulla nostra tavola, per poter valorizzare le caratteristiche del prodotto, l’origine e la territorialità .
E’ quella che oggi chiamiamo comunemente “filiera”.
Ovvero qualsiasi problema si possa mai verificare, è possibile risalire fino al punto della filiera in cui esso si è originato.
I FUNGHI NASCONO CON L'ENERGIA DEL SOLE!
Alla SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE la Funghi Valentina crede da sempre: il suo scopo è che il fungo nasca e cresca fresco, buono e naturale, quindi coltiva un prodotto sano, sicuro e da mettere in tavola appena raccolto.
L’azienda agricola nasce nella bassa pianura padana bolognese, territorio fertile e vocato all’agricoltura.
Rispetto al lavoro di Madre Natura, la Funghi Valentina applica scelte rilevanti per il rispetto dell’ambiente, per la sicurezza e la salubrità del prodotto.
E’ un’azienda agricola a basso impatto atmosferico-ambientale, seguendo solo i metodi di agricoltura integrata e biologica, il che implica l’assenza di utilizzo di qualsiasi tipo di prodotto chimico.
Coerentemente con questa idea, l’azienda vende solo il prodotto che coltiva e raccoglie e non acquista da aziende esterne.
Ho provato la linea dei Trasformati Bio Valentina: quattro delizie da agricoltura biologica, una più gustosa dell'altra!
GRIGLIATO BIO
Al fungo còlto di calibratura media viene effettuata la cottura al forno che conferisce al prodotto la caratteristica colorazione abbrustolita.
E’ davveri molto saporito e gustoso e si presta perfettamente ad essere accompagnato a carni e salumi.
Io l’ho ospitato ad esempio nel mio antipasto della vigilia di Natale (nella tradizione partenopea i sottoli sono immancabili nell’antipasto delle festività , ivi compresa la famosa insalata di rinforzo). Faceva compagnia nel piatto alle alici salate, il pezzetto di burro, le olive condite, l’insalata russa…
Una volta aperto, va conservato in frigorifero e consumato in pochi giorni...ricordatevi che non ha conservanti.
INGREDIENTI
Funghi Champignon (Agaricus bisporus) (54%), Olio di Semi di Girasole, Olio Extra vergine di oliva, Aceto di vino, Sale, Origano, Peperoncino, Pepe.
IL PICCOLINO BIO
Questo fungo invece è còlto della calibratura più piccola, praticamente appena nato, viene scottato nell'aceto e messo in olio, con aglio e prezzemolo, abbinamento questo che gli conferisce un sapore spiccatamente mediterraneo.
Si può gustare come aperitivo o in abbinamento a salumi e carni. In tutta franchezza, mi perdonerete, mio marito li ha mangiati così com’erano...li ha praticamente finiti come se avesse avuto fra le mani il barattolo della marmellata.
Anche in questo caso, non dimenticate, una volta aperto il vasetto, di conservarlo in frigorifero e consumarlo in pochi giorni.
INGREDIENTI
Funghi Champignon (Agaricus bisporus) (64,5%), Olio di Semi di Girasole, Olio Extra vergine di oliva, Aceto di vino, Sale, Prezzemolo, Aglio, Pepe.
TRIFOLA E ALLORO BIO
Qui il fungo viene raccolto e avviato all’ affettatura e cottura.
Il prodotto, durante la preparazione viene tritato assieme agli altri ingredienti, quindi è morbido da spalmare, oltre che facilmente amalgamabile come condimento (infatti io l’ho usato così, vedi sotto)
Questa conserva ha un sapore delicato ed in pratica è utilizzabile per ogni occasione e ogni piatto: quindi come condimento, come contorno, o aperitivo.
Solita avvertenza circa l’apertura e la conservazione
INGREDIENTI
Funghi Champignon (Agaricus bisporus) (72,4%), Olio extravergine di oliva, Olio di semi di girasole, Cipolla, Succo di Limone, Sale, Aglio, Pepe, Alloro.
Al fungo còlto di calibratura media viene effettuata la cottura al forno che conferisce al prodotto la caratteristica colorazione abbrustolita.
E’ davveri molto saporito e gustoso e si presta perfettamente ad essere accompagnato a carni e salumi.
Io l’ho ospitato ad esempio nel mio antipasto della vigilia di Natale (nella tradizione partenopea i sottoli sono immancabili nell’antipasto delle festività , ivi compresa la famosa insalata di rinforzo). Faceva compagnia nel piatto alle alici salate, il pezzetto di burro, le olive condite, l’insalata russa…
Una volta aperto, va conservato in frigorifero e consumato in pochi giorni...ricordatevi che non ha conservanti.
INGREDIENTI
Funghi Champignon (Agaricus bisporus) (54%), Olio di Semi di Girasole, Olio Extra vergine di oliva, Aceto di vino, Sale, Origano, Peperoncino, Pepe.
IL PICCOLINO BIO
Questo fungo invece è còlto della calibratura più piccola, praticamente appena nato, viene scottato nell'aceto e messo in olio, con aglio e prezzemolo, abbinamento questo che gli conferisce un sapore spiccatamente mediterraneo.
Si può gustare come aperitivo o in abbinamento a salumi e carni. In tutta franchezza, mi perdonerete, mio marito li ha mangiati così com’erano...li ha praticamente finiti come se avesse avuto fra le mani il barattolo della marmellata.
Anche in questo caso, non dimenticate, una volta aperto il vasetto, di conservarlo in frigorifero e consumarlo in pochi giorni.
INGREDIENTI
Funghi Champignon (Agaricus bisporus) (64,5%), Olio di Semi di Girasole, Olio Extra vergine di oliva, Aceto di vino, Sale, Prezzemolo, Aglio, Pepe.
TRIFOLA E ALLORO BIO
Qui il fungo viene raccolto e avviato all’ affettatura e cottura.
Il prodotto, durante la preparazione viene tritato assieme agli altri ingredienti, quindi è morbido da spalmare, oltre che facilmente amalgamabile come condimento (infatti io l’ho usato così, vedi sotto)
Questa conserva ha un sapore delicato ed in pratica è utilizzabile per ogni occasione e ogni piatto: quindi come condimento, come contorno, o aperitivo.
Solita avvertenza circa l’apertura e la conservazione
INGREDIENTI
Funghi Champignon (Agaricus bisporus) (72,4%), Olio extravergine di oliva, Olio di semi di girasole, Cipolla, Succo di Limone, Sale, Aglio, Pepe, Alloro.
TRIFOLA E MENTA BIO
Anche questo fungo viene raccolto e avviato alla affettatura e cottura.
La preparazione assieme agli altri ingredienti è assolutamente simile alla trifola con alloro che vi ho appena presentato ed altrettanto dicasi dei suoi usi quanto a spalmabilità e amalgamabilità con altre pietanze.
Questa conserva però ha un sapore un po’ più deciso, quindi è ideale anche per bruschette, oltre che come protagonista di vari piatti a cui conferisce un tocco di eleganza.
INGREDIENTI
Funghi Champignon (Agaricus bisporus) (72,4%), Olio extravergine di oliva, Olio di semi di girasole, Cipolla, Aceto di vino, Sale, Aglio, Pepe, Menta.
Mangiamoli insieme...
Lasciate ora che vi presenti qualche ricettina gustosa in cui ho utilizzato i funghi Valentina.
Dell’antipasto di Natale vi ho già parlato, vi presenterò due ricette particolarmente adatte ai freddi di questi tempi: gli straccetti di maiale accompagnati da polenta con i funghi (con trifola e alloro) e il risotto funghi e salsiccia (con trifola e menta).
Ma poichè temo di essermi dilungata troppo, per ora vi propongo solo la prima, promettendovi la pubblicazione dell’altra fra non molto tempo.
Quindi... polenta sia!!!
Ingredienti.
soffritto tagliato piccolissimo: carote, sedano e cipolla q.b.
carne di maiale magra tagliata sottile (tipo arista)
sale q.b.,
pepe verde qualche grano,
vino rosso secco da sfumare sulla carne.
Per accompagnare:
farina gialla per polenta bramata (io ne ho usato circa 70 gr. a testa)
sale,
olio Extravergine di oliva
qualche fiocco di burro (non margarina, per carità !)
Funghi Valentina Trifola e alloro bio
acqua circa 4 volte la polenta (per esempio per 100 gr. di polenta, vanno 400 ml di acqua)
Procedimento
In una padella ampia, mettere il classico soffritto tagliato piccolissimo, aggiungere un po’ d’acqua tale da coprire le verdurine, irrorate d’olio, salate e pepate.
Adagiatevi le fettine di carne, coprite con il coperchio (io uso il Magic Cooker) portate a bollore, poi abbassate la fiamma e lasciate cuocere per un tempo ragionevole, ovvero finchè la carne apparirà cotta a puntino e il sugo sarà sufficientemente ristretto (ma non seccato, mi raccomando).
Ora bagnate con il vino rosso, coprite e lasciate che la carne ne acquisti il sapore. Dopo qualche minuto togliete il coperchio per far evaporare l’alcool e lasciate che il sughetto si rapprenda quel tanto che basta a farne l’accompagnamento giusto per la polenta (ovvero nè troppo liquido nè troppo denso).
In una padella ampia, mettere il classico soffritto tagliato piccolissimo, aggiungere un po’ d’acqua tale da coprire le verdurine, irrorate d’olio, salate e pepate.
Adagiatevi le fettine di carne, coprite con il coperchio (io uso il Magic Cooker) portate a bollore, poi abbassate la fiamma e lasciate cuocere per un tempo ragionevole, ovvero finchè la carne apparirà cotta a puntino e il sugo sarà sufficientemente ristretto (ma non seccato, mi raccomando).
Ora bagnate con il vino rosso, coprite e lasciate che la carne ne acquisti il sapore. Dopo qualche minuto togliete il coperchio per far evaporare l’alcool e lasciate che il sughetto si rapprenda quel tanto che basta a farne l’accompagnamento giusto per la polenta (ovvero nè troppo liquido nè troppo denso).
Nel frattempo, prepariamo la polenta.
Da diversamente settentrionale (=napolenterrona) quale ormai sono, consiglio la polenta a cottura classica (circa 40 minuti) ma se proprio non avete pazienza, usate quella a cottura rapida, guardando con attenzione le proporzioni fra farina gialla e acqua che talvolta variano da marca a marca
Allora dicevo che io ho usato quella tradizionale, ovvero ho messo in una pentola (meglio ancora se avete il classico paiolo, magari di rame) l’acqua, l’olio e il sale, poi ho versato a pioggia la polenta, sempre rimestando.
Sapete che la polenta va cotta con attenzione, ovvero a fiamma bassa e sempre mescolando con il cucchiaio di legno, per evitare che faccia grumi e/o si attacchi al fondo della pentola, quindi trascorso il tempo dichiarato sulla confezione della vostra polenta (tradizionale o rapida che sia), assicuratevi che abbia assorbito bene l’acqua e quando sarà quasi pronta, aggiungete i funghi Valentina, continuando a mescolare.
Quando cottura e consistenza saranno di vostro gradimento, spegnete e aggiungete il burro a pezzetti per mantecare...una vecchietta dalle mie odierne parti (se ne intende!!!) mi ha raccomandato di usare assolutamente il burro e non la margarina per non stravolgere il sapore originale...ed io onestamente concordo.
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N.B. Nota per i fortunati possessori (come me) di Magic Cooker: si può preparare la polenta tradizionale senza il minimo sforzo, ovvero dopo averla posta in pentola come spiegato sopra (acqua+sale+olio poi farina gialla a pioggia e rimestare bene), coprire con il Magic Cooker e appena prende bollore, mettete il gas al minimo e limitatevi ad aspettare il tempo richiesto sulla confezione (40 minuti nel mio caso), dopo di che sollevate il coperchio e scoprirete che per magia l'acqua si è assorbita tutta, la polenta è ben cotta senza attaccare al fondo e senza far grumi. Poi procedete come da istruzioni sopra con burro, funghi ecc.
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Servite ancora bollente, accompagnandola agli straccetti al vino rosso, e guarnendo con un cucchiaio di trifola all’alloro bio.
Il piatto avrà un bell’aspetto rustico alpigiano, ma soprattutto è buono, fidatevi
In definitiva.
Anche se il tempo stringe, vi anticipo almeno la foto del risottino con salsiccia e funghi, preparato proprio ieri con la Trifola e menta bio, tanto per rifarvi gli occhi 😋
Anche se il tempo stringe, vi anticipo almeno la foto del risottino con salsiccia e funghi, preparato proprio ieri con la Trifola e menta bio, tanto per rifarvi gli occhi 😋
Vi lascio quindi i contatti dell’azienda, invitandovi a fidarvi della sua qualità , delle sue certificazioni, ma soprattutto del sapore dei suoi prodotti.
Funghi Valentina soc.agricola s.s.
Via Cantalupo,10
40061 Minerbio, Bologna, Italy
051 879760
info@funghivalentina.it
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