Oggi vorrei raccontarvi una storia, di quelle iniziate tanto tempo fa.
Come si può iniziare un racconto, se non con...
C'era una volta...
C'era una volta un fiume attorno al quale nasceva qualcosa di grande...
Era il Marecchia, che io conosco sin da bambina da quando il mio papà ci portava in vacanza a Rimini ogni estate, anzi per tutta l’estate.
Proprio il Marecchia, secoli addietro, ha propiziato gli insediamenti urbani in tutta la vallata, perchè era attorno ai corsi d’acqua che nascevano e crescevano i paesi.
Oggi, in questo contesto ci sono ancora famiglie che hanno col fiume un forte legame, lo stesso dei loro avi.
Per esempio la famiglia Ronci, titolare del mulino di Pontemessa, l'unico ad acqua rimasto in funzione in tutta la Valmarecchia.
La famiglia Ronci è dedita a questa attività artigianale dal 1941 e sin da allora non solo hanno sempre voluto continuare l’attività di famiglia, ma neanche hanno mai voluto sostituire le macine ad acqua del suo mulino (la più recente del 1940 e una addirittura del 1600) con attrezzature ad energia elettrica, come la stragrande maggioranza degli altri mugnai.
"Sono due le macine che abbiamo in funzione, di cui una utilizzata solo per la farina di mais”.
Ecco perchè Molino Ronci porta avanti da sempre, con ferma convinzione, la vera arte della Macinatura a Pietra Naturale utilizzando solo Grano del Montefeltro e della Valmarecchia, proveniente solo da aziende che coltivano il grano rispettando tutti i criteri per mantenere il prodotto sano e genuino.
Macinato come nell'antichitÃ
Le macine che schiacciano questo prezioso grano sono dunque azionate proprio grazie allo scorrere del fiume Marecchia, creando così farine preziose, naturali, il cui sapore è assolutamente imparagonabile a quello delle farine industriali, perchè con la molitura a pietra la lavorazione del cereale avviene più lentamente, quindi se le farine nella lavorazione non si surriscaldano, il germe di grano rimane intatto, preservando al meglio le sue qualità .
Io ho provato 4 farine diverse del Molino Ronci, l’una più buona e speciale dell’altra, permettetevi di presentarvele, magari suggerendovi qualche ricetta semplice e gustosa.A proposito...c’è qualche parolina magica che ancora non ho pronunciato, ma che sapete essere importantissime per me:
- Made in Italy
- BIO
La Farina Tipo "0"
Questo è il tipo di farina più raffinata che fornisce Molino Ronci. E’ macinata naturalmente a pietra, con grani teneri italiani di derivazione biologica e convenzionale.
Per la sua raffinatezza e leggerezza è particolarmente indicata per la preparazione di dolci e pasta fatta in casa. Io per esempio ci ho preparato dei soffici croissant...
Farina Tipo "1"
Questo tipo di farina invece è semintegrale.
Sempre macinata a pietra, con grani teneri italiani di derivazione biologica e convenzionale ed è indicata per esempio per la preparazione della famosa piadina romagnola oltre che anche per la pizza.
Io vi ho preparato dei panini rustici farciti, semplicemente deliziosi.
La resa in cottura è stata formidabile: dorati fuori, morbidissimi dentro!
Farina Integrale
Questo tipo di farina l’ho adorato…
E’ la farina più integrale fornita da Ronci, come di consueto macinata a pietra, biologica e convenzionale.
Può essere utilizzata per svariati usi pane, piadina e pizza: naturalmente in cottura è facile intuire che il prodotto sfornato sarà più scuro della Farina 1 di cui vi ho parlato poco fa, considerato che contiene crusca.
Farina di Farro Monococco Integrale
Questa è una farina specialissima, che non avevo mai assaggiato prima.
Il farro monococco (classificato come farro piccolo) ha origini antichissime, è stato coltivato per la prima volta circa 12000 anni.
La sua coltivazione era stata abbandonata circa 4000- 5000 anni fa per poi essere riscoperto (per fortuna) ai giorni d’oggi.
Che cos’ha di speciale il farro?
Ha un elevato contenuto proteico, vitaminico e di microelementi come ferro, zinco, magnesio, fosforo e potassio. Inoltre contiene pochissimi acidi grassi saturi e amido e di conseguenza è più digeribile.
Il farro può essere utilizzata per svariati usi: pane, pizza, piadina, pasta ed altro.
Invece, sbirciando su internet, ho scovato una ricetta più “coraggiosa” ed ho provato a farne un uso dolce, ovvero i croissant di farro, farciti con crema di pistacchio o marmellata.
Devo avvertirvi che la farina di farro è molto meno raffinata delle farine classiche, il che comporta minor semplicità nella lavorazione e tempi di lievitazione abbastanza lunghi.Il risultato però alla fine è valso la pena, i miei croissant avevano un sapore molto particolare ed originale, tanto da sapere di…pane.
A tavola!
Adesso lasciate che vi mostri una ricettina golosa nella quale ho utilizzato la farina Tipo 1 Molino Ronci, più in là vi presenterò invece la ricetta dei croissant in pasta brioche, sia quelli in cui ho utilizzato la Farina tipo 0 che quella di farro (ricetta molto simile, ma risultati naturalmente molto diversi)
Ingredienti (per 6 pezzi)
- 300 gr. farina Tipo 1 Molino Ronci
- 1 cubetto lievito di birra
- un pizzico di sale
- un pizzico di zucchero (non tralasciatelo)
- 1 bicchiere di latte tiepido
- salumi tagliati a cubetti piccoli (io ho usato il salame tipo Napoli, ma andrà bene anche lo speck, la pancetta…)
- Formaggio tagliato a cubetti (io scamorzina, ma andrà bene qualunque formaggio semi-stagionato di vostro gusto)
A mano: mettete in una terrina il sale e lo zucchero, metteteci sopra la farina tipo 1 di Ronci, fate un buco al centro a mò di cratere e sbriciolatevi il lievito, sul quale verserete il latte tiepido.
Con la punta delle dita fate sciogliere il lievito nel latte, poi quando sarà omogeneo, man mano fate assorbire la farina circostante con movimento rotatorio.
Quando l’impasto sarà uniforme, morbido ma non troppo appiccicoso, toglietelo dalla terrina e ponete sul piano da lavoro infarinato, quindi lavoratelo ancora un po’ con le mani.
Se occorre, aggiustate l’impasto con un po’ di farina, per renderlo più lavorabile.
l'impasto a macchina |
Azionate la macchina per impastare facendo attenzione che la farina sia tutta assorbita per bene (eventualmente aiutatevi con una spatola perchè l’impasto sia uniforme...ma non metteteci mai le mani con motore in azione se ci tenete alle dita!).
Anche in questo caso, togliete l’impasto dalla macchina e riversatelo sul piano di lavoro, dando un’impastatina veloce con le mani e formando 6 palline più o meno uguali.
la farcitura |
Riponete direttamente in una teglia da forno per permettere la lievitazione e mettete in luogo tiepido, al riparo da correnti “nefaste”.
il colore giusto |
Lasciateli in forno circa 15 minuti, ma ci tengo a sottolineare che ogni forno ha i suoi tempi (dipende dal tipo di forno, dall’età , dalla ventilazione ecc.), quindi potrebbero tanto bastare 10 minuti quanto esserne necessari 20...in pratica regolatevi anche con gli occhi: quando saranno belli dorati, saranno pronti.
Quando spegnete il forno, non tirateli fuori frettolosamente, ma dategli un paio di minuti di “assestamento” prima di servirli a tavola.
Saranno buoni sia caldi, che appena tiepidi ma persino un po’ più freddi, se voleste prepararli prima per servirli per un aperitivo con gli amici .
Certo daranno il meglio di sè appena preparati, quindi consumateli entro qualche ora al massimo.
In conclusione...
Vi lascio quindi i recapiti dell’azienda, non fatevi sfuggire l’occasione di assaggiare farine assolutamente fuori dal convenzionale, dai sapori unici, preparate come un tempo…
Molino Ronci
Via Molino Schieti 23,
Ponte Messa di Pennabilli (RN)
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tel. 0541.928704
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