Pasta alla Norma...premio Oscar (by Fabio Cordella) alla bontà! - Life Style in cucina

Pasta alla Norma...premio Oscar (by Fabio Cordella) alla bontà!

sabato, settembre 30, 2017

Complice l’alimentazione vegetariana del mio consorte, a cui ancora non mi sono completamente abituata (ovvero non mi sono ancora del tutto convertita, sebbene in buona parte io mangi insieme a lui, ci sono rare volte in cui mangio da sola e sgarro...), mi ritrovo a cucinare piatti che non fanno parte della mia tradizione culinaria (ovvero quella partenopea che spesso, per forza di cose, oggi sfora nel lombardo...in pratica sono napolentona)
E appunto di recente vi avevo presentato il mio pesto alla siciliana, complice una brava food-blogger palermitana, ma non mi è bastato...oggi vi presento la mia pasta alla norma.
E sottolineo la MIA, perchè non sono certo sicura che sia la ricetta giusta, vi basti sapere che è molto buona e se alla fine avrò involontariamente offeso le tradizioni gastronomiche sicule, perdonatemi…


Comunque carta e penna alla mano (o almeno il tasto STAMP), prendete nota degli ingredienti che non sempre doserò nel dettaglio, sia perchè si possa adattare al numero di commensali, che perchè può dipendere dai gusti e dalle esigenze.
Tuttavia qua e là indicherò la quantità che ho utilizzato io per maggior facilità …
  • Pasta corta rigorosamente trafilata al bronzo (consiglio i gemelli o le mezze penne o le casarecce) q.b. -in casa nostra 250 gr. per 3 persone
  • pomodorini (consiglio il pachino siciliano, ma in caso di necessità anche un buon pendolino maturo o addirittura i pomodorini in scatola, nel qual caso basterà una scatola per 3 persone, 300-400 gr. circa per i pomodorini freschi)
  • Melanzane q.b. (io ne ho usate due medie per 3 persone)
  • sale, pepe, peperoncino,
  • aglio, cipolla, pepe in grani
  • olio extravergine di oliva
  • olio per friggere
  • ricotta salata stagionata da grattugiare oppure in mancanza caciotta stagionata di pecora (non usiamo il comune pecorino romano o il parmigiano, che trovo riduttivi su questo piatto)
  • basilico per guarnire
Cominciamo dalle melanzane: io le ho tagliate a “fungetielli” (ovvero a funghetti, cioè a tocchetti), ma alcuni preferiscono tagliarle tonde...de gustibus 😁
Mettiamole sotto sale per far perdere l’acqua amarognola in eccesso e lasciamole scolare per un po’, finchè non avremo notato una certa perdita di liquido scuro, dopo di che strizziamole bene e friggiamole in olio ben caldo. Poi scoliamole con la schiumarola e teniamole da parte.
N.B. Potete fare questo lavoro anche il giorno prima, si conserveranno benissimo in frigo, anzi vi confesso che si possono persino surgelare.
In un tegame ampio (o nel wok, volendo) soffriggere in un’adeguata quantità di olio EVO con uno spicchio d’aglio e un paio di fette di cipolla (io ho usato quella rossa di Tropea). Quando saranno ben dorati, spegnete il  fornello e lasciate raffreddare un pochino l'olio. Se ve ne piace il sapore, teneteli pure, altrimenti -se per esempio avete bambini o ospiti dal palato particolarmente delicato- potete anche toglierli e procedere oltre, considerato che l’olio ormai si sarà ben insaporito.
A questo punto, versiamo nell’olio ormai intiepidito i pomodorini precedentemente spellati e far cuocere a fuoco medio-basso per circa 15 minuti. Se graditi, aggiungete qualche grano di pepe (se non amate il piccante, consiglio il pepe verde che offre il tipico sapore e retrogusto del pepe senza infuocare i palati)
Ora aggiungete le melanzane precedentemente fritte. Attenzione: non ho dimenticato di aggiungere il sale, basterà il sale con cui abbiamo preparato le melanzane ad insapidire il sugo.
Lasciate che il sugo si insaporisca con le melanzane, lasciando sobbollire a fiamma bassa per qualche minuto.
Poi spegnere il fornello e lasciar intiepidire; poi aggiungere al sugo la ricotta stagionata, grattugiata a grana grossa e mescolare leggermente.
Nel frattempo cuociamo la pasta al dente, la scoliamo e la facciamo saltare in padella nel sugo, facendo insaporire il tutto a fiamma bassa.
Impiattiamo e serviamo molto caldo, anche perchè tende ad addensarsi facilmente.
Se gradito, potete aggiungere ulteriore ricotta/formaggio grattugiato al piatto, decorando con basilico fresco.

Il vino consigliato?
E’ ancora un Fabio Cordella Cantine.
E’ un vino prodotto da uve Negroamaro, Malvasia Nera di Lecce e Montepulciano, prodotte in agro di Copertino su terreno argilloso, profondo, di medio impasto.
Alla vista presenta un colore rosso rubino intenso, frutto di fermentazione controllata.
All’olfatto troviamo un bouquet vinoso persistente, con aroma di frutti di bosco maturi e spezie.
Al gusto si presenta asciutto, con un certo retrogusto amarognolo, vellutato, sapido e generoso.  
Viene affinato in barrique per circa 6 mesi, gli abbinamenti consigliati sono  primi piatti, arrosti, grigliate, carni in umido e formaggi stagionati.

La gradazione alcolica è del 13,5% Vol

La vendemmia avviene tra fine settembre ed  inizio ottobre, con raccolta a mano con attenta selezione dei grappoli e immediato trasporto in cantina.

Nel nostro caso, è stato accompagnato appunto a un primo (ovvero la mia pasta alla Norma), ma anche a un piatto di formaggi semi-stagionati di produzione locale, sia di latte vaccino che caprino.
Ha sorpreso il mio consorte con un gusto piacevolmente amarognolo, ma dal  leggero perlage, che va a sfumare nel calice con il trascorrere dei minuti (ricordando che va servito a temperatura ambiente, stappando almeno 15 minuti prima di gustarlo).
In conclusione...
Potete trovare tutti i dettagli sui vini Fabio Cordella Cantine sul sito web o sulla pagina Facebook.
La mia esperienza precedente con i vini Fabio Cordella, invece potete leggerla  QUI  oppure QUI  

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2 commenti

  1. Una delizia di ricetta, mi hai datto venire l'acquolina in bocca! Sinceramente non sono un'esperta di vini e mi fido della tua scelta!

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  2. Vado matto per la pasta alla Norma, mia moglie non me la prepara mai con la scusa che non ha trovato la ricetta giusta, propongo la tua, vediamo come va :)

    RispondiElimina

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